Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/6


- 4 -

e che poi accrebbe a Pergola, studiando sotto la direzione del Fronduti di Gubbio. Sentendosi fortemente inclinato alle matematiche, recatosi a Roma vi si applicò con tutta l’anima, e conseguito che vi ebbe il baccellierato, si diede a studiare ingegneria. Ma un anno prima che potesse venir laureato, accaddero avvenimenti tali che dovevano toglierlo, e per sempre, ai suoi studi, avvenimenti che dovevano prepararne altri di cui egli sarebbe stato non ultimo attore.

Si era nel marzo del 48. Giunte a Roma le prime notizie delle rivoluzioni di Parigi e di Vienna, e poi di quelle di Milano e Venezia, il patriottismo della cittadinanza aveva costretto Pio IX ad ordinare al generale Durando di recarsi al confine. Ciò ottenuto, l’entusiasmo popolare era divenuto frenesia, e cittadini d’ogni condizione, d’ogni età correvano ad arruolarsi sotto quelle bandiere che avrebbero dovuto recare la guerra all’oppressore di Venezia, di Lombardia! Nel battaglione universitario al comando del colonnello Ferrari, si ascrisse anche il Ginevri; con quel battaglione seguì l’esercito Pontificio e prese parte alla eroica difesa di Vicenza, durante la quale il generale Durando, per ricordarne il valore, portò il suo nome all’ordine del giorno.

Sconfitto l’esercito piemontese, che ai Lom-