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ne esistevano in tutta la regione che pochissimi; e così pure, l’istituzione della Società Cooperativa fra i Muratori.

A lui e al padre Piccinini si deve il progetto di una Società di M. S. fra gli Agricoltori.

Tantochè, tutti i nostri istituti o furono sua creazione o da lui vennero riordinati, beneficati. Che se taluna delle disposizioni da lui date per giovare a questi istituti riuscì ad essi di nocumento, gli si deve ben perdonare, essendo tanti e tanto grandi i benefizi che ai medesimi arrecò. E la infallibilità, poi, non è dote d’alcuno.

Sempre monarchico di fede, sempre devoto a quella illustre Casa che come ha condotto l’Italia alla unità, all’indipendenza, così le sarà sicura guida nel cammino del progresso, della civiltà, dal 60 al 92 il Ginevri appoggiò sempre quei candidati politici che con programma monarchico liberale si presentarono. Nelle diverse convocazioni dei Comizi, propugnò quindi la elezione del Mattei, del Fiorenzi, del Finzi, del Panzacchi, del Corvetto, del Mariotti, del Penserini; e nell’81, si adoprò grandemente per la costituzione nella nostra città di una società monarchica liberale, che sorta nell’anno appresso, ebbe a suo primo presidente l’avv. Marini.