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:: Stella mattutina 65

e credi di volergli lo stesso bene che a me, povera mamma!... È per me, per me sola, che hai detto di no al Ferragni. Tutti i sacrifici, tutte le carezze, tutto l’orgoglio per me. Ma io ti renderò quanto mi dài?... E se domani sulla mia strada trovassi anch’io l’amore che mi portasse via come fa con tante, dove ti lascio, mamma?... E tu che farai?... Non m’hai forse dato troppo di te, mamma?...

Pensa; ma non dice.

Voci che rombano in cuore, imprecise, torbide, con il rombo dell’Adda in piena. E il cuore le fa male, sotto il peso d’una responsabilità che prima d’ora ella non ha così duramente sentita. Son lì, madre e figlia, ancora, e per la vita, avvinte dal laccio di carne che unisce alla sostanza materna il neonato appena espulso. Così fragili, così effimere!... E sole. Il cielo basso, color di fango, par le voglia schiacciare. Sotto i loro piedi, il ponte par debba essere inghiottito d’istante in istante. La madre si appoggia alla spalla della figliuola, ch’è già più alta di lei. E il fiume che sale, che