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:: | Stella mattutina | 25 |
una donna, risponde di no, di no, più con il gesto del capo che con la voce. Di no, di no: che non ha rubato. Ma ha il viso color ramarro, e gli occhi cattivi. E le sembra che nella vita l’avrà sempre dinanzi, la grossa signora energica che puzza di sigaro, a strapparle di mano il quaderno, e a dirle: Non è roba tua: hai mentito.
E l’odia, come odia la portineria. Ma più sente il rancore crescerle dentro una mattina: — la mattina dei gigli.
Tutta un’aiuola di gigli fiorita quasi all’improvviso, lungo il muro orientale del giardino, quella mattina di giugno. Gigli nel sole: ella non vede altro. Ieri erano ancora in boccio; ma chi ha mai potuto assistere al preciso momento dello schiudersi d’un fiore?...
Ella si è pian piano avvicinata al miracolo dei candidissimi calici, eretti sugli alti gambi, con stami dorati al posto del cuore.
Le par giorno di festa, perchè i gigli sono fioriti. Le par d’essere in chiesa, e l’aroma che respira le ricorda la santa comunione. Tende le mani come per pregare... Ma ecco, da una