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154 | Stella mattutina | :: |
cabaletta del paggio Oscar, nel Ballo in Maschera: «Oscar lo sa, ma nol dirà...». Poi si mette a fischiettare un’aria di danza, con dolcezza, mirabilmente.
— Non sei giusto, Nani. Non vuoi esser giusto con lei, per dar ragione a te stesso. Non potè tenerti; ma ti ha sempre voluto bene.
— Sarà. Ma è come se mi avesse ripudiato. Per sapere bisogna provare. Che ne sai tu?... È come se, a tre anni, io fossi rimasto orfano anche di lei.
Ancora silenzio. Scrosciar di pioggia sui vetri. Dinin ha messo rape e fagioli a cuocere nella pentola, e s’è rannicchiata sulla pietra del focolare.
Sì: Nani dice il vero. Un orfano. Ma non solo del padre, e, come egli crede, della madre.
Di tutto è orfano.
Egli è di quelli che fatalmente nascono senza avere alcun rapporto con il ventre che li ha espulsi. Si aman come gli altri fratelli, forse, loro?... Entra nell’affetto che li lega un elemento estraneo, che lo rende più intenso perchè più