![]() |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | ![]() |
— 30 — |
Giulia si guardò bene dall’insistere.
Tornarono sotto i portici. Erano fermati davanti a una bottega da orefice, quando una figura alta di donna passò loro rapidamente a canto.
— La conosci? domandò Giulia voltandosi a guardarla.
— Io? — no — quale idea! rispose Olimpio con naturalezza.
— M’era sembrato ch’ella ti salutasse.
— Imaginazione.
Passeggiarono ancora.
— Sei stanca? disse Olimpio.
— Un poco.
— Dobbiamo andare all’albergo?
Nel salire la scala Giulia lesse sulla tabella dei viaggiatori: «Monsieur Olympe et madame son épouse.»
Sorrise e fece prestamente due o tre gradini mormorando: son épouse, son épouse.