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Chi sa il lungo giro e i sentieri viziosi che aveva percorso la sua imaginazione quando saltò su a dire:

— Crede lei che una fase felice, pienamente felice, debba arrivare per ogni creatura?

— Secondo quello che si intende per felicità — rispose l’avvocato facendosi rosso.

— Si spieghi.

— Non saprei — fece egli gettando uno sguardo sui tre signori campagnuoli che occupavano il vagone, vicini obbligati ed incomodi.

Toccò a Giulia l’arrossire — nè a dir vero sapeva perchè — e adiravasi con sè stessa di questa che ella chiamava puerilità.

Giunsero in questo mezzo alla stazione; l’avvocato incaricandosi di presentare i biglietti e di portare il piccolo sacco di Giulia infilò prestamente il viale dei pioppi.

— Come! — disse Giulia — ella non è mai stato in questi luoghi e conosce già la via da farsi?

L’avvocato parve tutto intento ad assicurare la chiave del picolo sacco, legandola con una funicella, sì che non rispose all’esclamazione di Giulia ed a costei sembrò villania l’insistere.

In dieci minuti arrivarono al podere.

Il proprietario aveva già accumulato in una specie di rimessa tutti i mobili, le stoviglie, la biancheria;