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XXIII.

L’indomani era una stupenda giornata. Cadeva la prima quindicina di marzo e Giulia assettandosi il vestito da viaggio pensò che due anni prima, quasi nel medesimo giorno si vestiva per un altro viaggio e con ben altri pensieri pel capo.

— Questa combinazione di date la rese malinconica, discendendo nelle stanze della signora Chiara si asciugava gli occhi molli di pianto.

La signora Chiara l’aspettava con un paio di tavolette di cioccolata e un cartoccio di mentini per i non si sa mai che possono accadere viaggiando.

Anche Pompeo era pronto — aveva un lungo soprabito grigio, cappello basso e un plaid scozzese.

Vedendoli uscire insieme la servetta disse piano alla signora Chiara:

— Sembrano due sposi.

— Taci scioccherella!