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XVI.

Alla sera della vigilia di Natale, poche persone popolavano l’osteria della luna — anzi, due soli avventori sedevano uno rimpetto all’altro nella bassa cucina affumicata e discorrevano sottovoce facendo poco onore al mezzo litro che giaceva negletto da una parte.

Nè l’oste nè sua figlia si trovavano in cucina, pure quei due tenevano sempre abbassato il tono della voce, come se avessero avuto paura di farsi udire nelle camere vicine.

— Senti Rocco, diceva l’uno — non te l’hai a avere a male, ma neanche te non sei fatto per la Maria. Costei ha dei fumi nella testa, e di noi villani non ne vuol sapere. Io l’ho ben corteggiata l’anno scorso, e ho capito che è una vanerella....

— No — interruppe il compagno — Maria è una buona fanciulla, ed io non posso soffrire che si sparli di lei.