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22 la freccia del parto


— Rizzio.

— Può darsi; non è l’uomo della fretta.

— Dovrebbe però essere quello della galanteria, e quando due signore....

Un’ombra passò dietro la tenda della finestra bassa che dava sul giardino.

— Eccolo!

— Buon giorno; ho io tardato troppo? Ne domando mille perdoni.

— Benignamente concessi. Vi presento a mia cugina.

Rizzio s’inchinò. Era un uomo di poca apparenza, giovane ancora e un po’ sofferente all’aspetto; aveva una voce simpaticissima, dalle cadenze smorzate, qualche volta ironiche.

E da mia cugina che ho saputo il prezzo dei turaccioli. Eh, signor ostinato, è una bella sconfitta la vostra.