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anima sola. 141

coi grandi occhi magnetici; Dumas, che ebbe l’onore di intuirne per il primo le specialissime doti, dice di averla accolta ingenua provinciale, vestita con un abito verde fuori di moda, e seguita dalla vecchia nutrice che non l’abbandonava mai; non ci dicono altro, essi.

Ma io ricordo una signora che aveva assistito a tutte le recite della Desclée in Italia, e già presso alla tomba si rianimava ancora mandando scintille dagli occhi e lagrime insieme quando parlava della Desclée.

Quelle scintille e quelle lagrime non sono state vane poichè la passione della Desclée è giunta attraverso ad esse fino a me. E perchè non potrò io trasmetterla a qualcuno? È così che sopravivono le anime.

Ah! questo soffio invisibile, genio o sentimento, passione o pensiero che resta