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52 Il Cristianesimo Felice

contro la lor tirannia li fa essere in abominazione, nè sottomettono persone, se non colla forza. Lo sanno ben dire i Moscoviti, avendo la sperienza fatto loro conoscere, che per istabilire un nuovo dominio, ed incivilire Popoli selvaggi, bisogna trattarli con dell’umanità.

Questa Virtù, l’han tuttavia da imparare quegli Spagnuoli, che passano all’Indie non con altro fine, che per arricchirsi, comunque possano, e siccome gente, che si crede nata solo per comandare, e si reca anche a disonore la fatica delle mani, valendosi perciò in molti luoghi solamente di schiavi, o di gente straniera per lavorar le campagne: tanto più cercano di far valere nell’Indie, questo lor privilegio con grave discapito di que’ poveri abitanti. E quì convien ripetere, che nel gran tratto del Tucuman, Rio della Plata, Paraguai, Uraguai, Paranà ec. ch’io mi prendo la libertà di comprendere sotto nome di Paraguai, non han fondato gli Spagnuoli finora se non dodici Città, ed alcune altre Terre e Villaggi, e quelle poche Città son’ anche la maggjor parte di poco Popolo, e l’una dall’altra distanti centinaia di miglia. Nel distretto delle medesime v’ ha delle picciole Popolazioni appellate, come già dissi, Rancherie, con case per custodia de’ seminati e bestiami, i quali sogliono essere gli unici capi di rendita di que’ paesi. Usarono fin dal principio delle conquiste i Re Cattolici di dare in Commenda o Feudo non solo que’ terreni ripartiti, ma anche gl’Indiani, che quivi abitavano, o erano portati da altronde colà, a gli Spagnuoli conquistatori, o a i loro discendenti, che s’ erano più segnalati nelle guerre, acciocché ne godessero in premio delle loro fatiche sino alla seconda generazione con gli obblighi contenuti nelle Leggi