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tetìa camminare. Gl’Indiani ne màrigiapò la cari «e, come noi facciamo;il Cafttato, ed appuhtó -da gli SpagnUoli vien chiamato anche quefto animale Calmerò ; ma .gli Europèi feritèndo quell' odore, ó fiafetot di felyatìco, n^ patifcono tallo naufeà, é però abhorrifcono il mangiarne.

Abbondano ancora qUe'pàéfi di Capre felvagj- gìe , di Lepri/di Cignali, e di tre fpecie di Cervi, ileuni di'maggiore , ed altri di mino? corporatura , alla caccia de* quali va chiunque Vuole, e della lot calne fi regalano lemenfe di quella gente, e le pelli poi fi vendono . Vb fi contano ancora attaiflìmi Spruzzoli, Uccelli idi gambe sì alte, e collo sì ritto; che arri vano'rall'altezza diun’uottio. Per UVètT ali troppo picchile a proporzióne dèi corpo, don pofforto Volare; ma aiutati da éflè corrono 'Al velóci, che pochi fon que’ cani, che li raggiungano. Le lor piume di color Cenericcio,'tinte dì divertì colori /.fervono a far de i bellMìmi pennacchi ; e 1’ uóva fon l»umt‘da^ mangiare àLpàri di quelle di Gallina , contenendo uno d’ effi una dozzina di quelle altre.Fatto è poi, chedigerifcano le pietre, e .per finò l’ottone , e il ferro . Truovafi ancóra, fpezila finente faelle tette de i Mocbi, un'Animale chiamato Orocomo della grandezza di un grof* fo ca6e col pelo rotto, col mufoaguzzo, eden- li ben’ affilati. V Indiano coll’ armi fi fa rifpet- tare dà- quefta Fiera . Mà s’ egli è colto difar- mato, l'attalifce la Fiera ,: e il gitta per terra , fenza pelò fargli male, purch’egli abbia-la; precauzione di fingerli morto . Allora l’Orocomo fi mette é dimenarlo , gli tuffa tutte le parti del corpo; è dòpo eflèrfi figurato , che colui effettivamente non fia più vivo -, altro non fà*’che coprirlo c-dh .‘foglie e fterpi, e poi fi caceia- nel

. L ì più