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106 Il Cristianesimo Felice

nel tempo del Giubileo, che ogni, anno'.è loro conceduto dalla Santa Sede . Al loia s* intèndono infieme i Miffionarj delle vicinò Riduzioni non folo per a ju tarli l’un l’altro, ma ancora acciocché il Popolo abbia maggior comodo e libertà per confettarti *, Sé vuole , a gli ftraordinarj e manieri Sacerdoti . Otto giorni primà s’incominciano le Confeffioni , affinché fi 'facciano Senta confatone, affiegnandofi ad ogni contrada o quartiere il 'Suo giorno per venire alla Chiefa dovei Miffionarj ftan fìtti dalla mattina alla Sera nel Coqfeffionale. Tutti poi fi diSpóngono fra lafet- tima'ria con quelle .di vdzion? , che più fi centanno colla lor capacità, alla faiita Comunione del giorno del giubilèo. Prima di prendere ilSigno- re, s’intuonano a voce alta gU atti delle Virtù Teologali, e di Cpntriziorte , con altre Orazioni Sopra il Santiffimo Sacramentò, che fon divota mente ripetuti dà tutto il Popolo . Ed é poi indicibile il pio affetto, e la tenerezza,' con Jcui s’accolla ognuno alla Sacra Merifa.

Come in Europa , così anche nell’America -, Sogliono i Padri della Compagnia di Gesji ifti- tuire in ogni Riduzione due Congregazioni dì particolari ;perfóne , Nell’una fi ammettono i Gióvani da i dodici fino ai trenta anni, e quella è. dedicata a S, Michele Arcangelo . Nell altra, che ila Sotto la tutela della Beatiffima Madre del noflrò Salvatóre, fi ricevono altri del Popolo più inclinati alle cofe di Piò, Son quelle sì numerofe, che Sogliono arrivare i Congregati ad ottocento,'regalati-dal Prefètto*, da gl» Affilienti, e da,‘altri Ufiziah, che ogni arino fi eleggono. Ordinàriamente fi raunano. effi nel dòpo pranfo d’ogni Domenica per udire il Sermo* ne, e recitar que’ Salmi o quelle Orazioni , che