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Perchè amate voi gli ordinamenti liberali? perchè rispondono ai vostri bisogni, al vostro amor proprio, ai vostri interessi nel maggior possibile numero ed estensione1.

Ora questi ordinamenti, così come stanno, soddisfano essi egualmente ai nostri bisogni ed alla nostra dignità di persone e di cittadine, che contribuiscono al par di voi alle spese dello Stato, al decoro del paese, alla prosperità della patria? Che cosa gli ordinamenti democratici hanno fatto per noi? Ci hanno tolto il voto amministrativo, sicchè abbiamo pagato finora le imposte comunali senza che fossimo onorate di vederne il perchè. Ci hanno tolto maritate la libera amministrazione dei nostri beni, hanno riconfermato la irresponsabilità ai seduttori, ai mariti il diritto d’assenza, ai padri l’esercizio esclusivo della patria potestà, han ricopiato tutte le nostre pretese incapacità, finalmente ci han messe a fascio coi deliranti, coi malfattori, coi mentecatti.

E vi lagnate dell’influenza clericale? Perchè dunque ridete, o legislatori, quando vi si parla delle nostre condizioni impossibili come gente che ha orecchie e non intende?

Perchè, o avvocati, vi fregate le mani e dite che il nuovo

  1. L’illustre Autore degli studî sulla Filosofia del diritto pubblico interno, conte Luigi Montagnini, così definisce, a carte 144 del suo terzo volume, le convenienze del regime costituzionale del quale egli è dottissimo campione e storico: «Il reggimento costituzionale nel quale si concilia la libertà degli atti legali e della parola con l’eguaglianza civile, l’ordine e la sicurezza con la facilità di soddisfare l’ambizione legittima degli uomini d’ingegno atti a salire sino ai sommi gradi del pubblico governo, è il solo fra tutti che meglio si contempera alle cupide aspirazioni della natura umana.»
    Secondo lo stesso Autore il binomio sociale è la forza e l’interesse, e questa sua affermazione ha certo per sè l’illustrazione della storia intera.
    Ma sarebbe egli sperar troppo dall’umanità, nutrendo fede che il rischiaramento progressivo della coscienze sostituisca la forza morale, cioè il diritto, alla forza empirica della materia, sicchè questa contemplasse e rispettasse gl’interessi di tutti?