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Diana il duca; e Gastone il musettino retroussé e la capigliatura arruffata d’una prima ballerina della Pergola, ch’era andata a Vienna senza neppure dirgli addio.

In faccia al mondo erano due sposi felici; quando stavano insieme al teatro od in carrozza, si sorridevano, scambiando qualche parola a fior di labbra, con una riservatezza di molto buon gusto fra marito e moglie; poi Gastone aiutava Diana n mettere la pelliccia, le dava il braccio nel peristilio, l'accompagnava alla vettura aiutandola a salire, si assicurava che lo sportello fosse ben chiuso, poi voltava indietro e si fermava cogli amici dinanzi all’uscita degli artisti.

Quando il conte rientrava era sempre molto tareo vedeva il lume in camera di Diana bussava e le dava la buona notte da sulla porta, se no, se ne andava nel suo appartamento, cercar il sonno sotto il baldacchino di damasco giallo.

Finalmente Diana si scosso dalla sua fantasticheria, suo marito entrava nell’albergo.

-— - Sai, ho tardato, disse Gastone, perche un amico mi ha fatto vedere una pariglia che forse comprerò.

— Al! sono belli, di che colore?

— Bai.

— Inglesi?

— Puro sangue, 0 giovanissimi.

Diana non disse altro, si alzò e cominciò a vestirsi per il pranzo. Suo marito acceso una sigaretta.

Morbosità. 2