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— Perchè voi non intendete la poesia del cuore e della mente, l’interruppe Attilio.

— Eh? cosa dite duca?

— Dico che voi siete una donna singolare.

— In che modo?

— Mah! non saprei spiegarmi bene, siete una contraddizione del fisico col morale, del cervello col cuore....

— Credete, duca, è convenzionale che il cuore sia tanto staccato dal cervello, mentre egli non fa che ripercoterne le sensazioni come uno specchio.

— Siete materialista, Elena?

— Un poco, per forza, cioè no, sono ragionevole, disse la marchesa tranquillamente, come faceva sempre quando voleva schiacciare qualcuno sotto il verismo ch’era nel suo carattere, Poi riprese senza dare il tempo ad Attilio di rispondere:

— Venite al mio the questa sera vi presenterò alla contessa Di Spa ed al conte Gastone Di Spa suo marito; In contessa è una donna perfetta, vedrete.

— Non mi premo di conoscerla.

— Oh perchè?

— Perchè le perfezioni sono monotone.

— Non sempre, duca, e nelle donne mai.

Il duca s’inchinò cortesemente assentendo:

— Verrò, marchesa, è sarò felicissimo di trovare voi sola a costo di.....

— Di che cosa? interruppe Elena sorridendo un poco.

— ... di essere battuto come sempre.