lasciò scritto Brunetti; il B. Cherubino da Civitella, vir doctissimus, secondo il martirologio Francescano; Monello Salamitto, celebre viaggiatore ed apostolo della fede nelle Indie; Giacomo de Turdis di Campli, eletto vescovo di Penne ed Atri, e poi Vescovo di Spoleto e Legato di Martino V. al Concilio generale di Pavia, scrutatore de’ voti nel Concilio di Costanza; Pietro Paolo Quintavalle celeberrimo canonista e dottore nell'uno e nell'altro diritto; Berardo di Tortoreto, Giustiziere di Abruzzo e di Sicilia citra nel 1269 e di Sicilia Ultra 1; Ludovico de Monti giustiziere di Terra d’Otranto nel 6 giugno 1279 2 e nel 1283; Pietro Parisio professore di medicina 3; il Maestro Sadiceto segretario di Re Roberto; Giacomo Palladino, Teodoro de Lellis, Pasquale Riccio, Berardo da Teramo di sir Pasquale, dottori di molto nome, come si legge registrato in un istrumento del 1334 ; Francesco di Valle judex et sapiens vir; Guglielmo da Teramo, professore di logica e di altre arti liberali nel Ginnasio Napoletano verso l’a. 1271 4; Matteo da Teramo, celebre nel diritto civile e canonico, e nella teologia, morto a Siena verso la fine del secolo XIII in fama di santità 5; Monti da Campli Papae capellanus, ipsiusque sacri Palatii Apostolici causarum auditor (1429); Girolamo Forti regio cappellano, letterato e poeta, autore di un poema epico, degno di molta lode, avuto riguardo al tempo in cui venne scritto; Mariano d’Adamo, eximius legum doctor, come da documento del 1454, riferito dal Muzii; Bartolomeo da
- ↑ Reg. 1268 n. 6, fol. l6o l. 172 t. Reg. 1278 A. n. 29. fol. 120.
- ↑ Reg. 1278-79 H. n. 33. fol. 210 l. Di Ludovico Monti, ignoto agli scrittori patrii, abbiamo quest’altra notizia. Nel 29 sett. 1282 11a indiz. era capitano a faro ultra tisque ad confinia lerrarum sancte Romane Ecclesie, e faceva le funzioni di maestro giustiziere del Regno di Sicilia, come appare da un documento dello stesso anno, che è un mandato indirizzato da Re Carlo I d’Angiò allo stesso Ludovico, col quale gli partecipa e descrive l’assalto dato alla
città di Messina, e che per l’approssimarsi della cattiva stagione e pel pericoloso passaggio del Faro, ritira l’esercito al quartiere d’inverno in Reggio. Il documento è intestato nobili viro Lodoyco de Montibus. Continuava nell'ufficio il 16 Maggio 1283. Reg. 1284, E. n. 46, fol. 14 l. Reg. 1283 n. 46 fol. 85.
- ↑ Il Principe Carlo di Salerno ordina che sia ricevuto conventato nello Studio di Napoli, avendo insegnato, ed essendo stato esaminato ed approvato. Reg. 1284, B. n. 48, fol. 165.
- ↑ Anche di questo insigne Teramano tacciono il Palma e gli altri storici. Reg. a. 1271 lit. A fol. 139, et A. 1380, Arca B, m. 42, n. 3.
- ↑ Anche ignoto nella storia lett. abruzzese.