Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/49


— 7 —

Discorde è il parere de’ nostri scrittori intorno a tale avvenimento. Il Muzii crede che questa Città, assediata da Roberto di Bassavilla Conte di Loretello, dopo lunga ed accanita resistenza, fu presa, saccheggiata e data alle fiamme. Lo storico teramano soggiunge che Guido, allora Vescovo Aprutino, si mosse addi 7 Maggio, ossia 37 giorni dopo il fatto, da S. Flaviano, ove erasi ricoverato, per recarsi a Palermo, ed ottenere da Re Ruggieri il permesso di riedificare la Città: ma arrivato colà trovò morto il Re, e coronato il figliuolo di lui Guglielmo, dal quale ebbe in dono Teramo, col peso dell'adoa da pagarsi al regio fisco. Muzii è stato seguito dal Colletti, dal Riccanali, dal Giordani, dall’Ughelli e da altri non pochi. Ma questa narrazione non c del tutto esatta. Se il Re Ruggieri mori nel 26 Febbrajo 1154 — obiit Rex Rogerius mense Februarii MCLIV 1, come lasciò scritto nella sua Cronaca l’anonimo Cassinese, è chiaro che la distruzione di Teramo non dovette aver luogo nel 1149, perchè diversamente il Vescovo Guido avrebbe impiegati cinque buoni anni nel suo viaggio da San Flaviano a Palermo.

Il Delfico fa autori di questa distruzione i Greci, fondando il suo giudizio sull'autorità di Giovanni Cimiamo; ma questa opinione non è accettata dal Palma, il quale sostiene, coll’autorità di altri scrittori, Teramo essere stata distrutta nel 1156 regnando Guglielmo I. Ma anche il Palma, diligente ed accurato scrittore, è caduto in errore quanto all'anno, che non fu il 1156, ma il 1155. Infatti, in questo anno 1155, molti principi e baroni del Regno si ribellarono conti o Guglielmo I, incitati da papa Adriano IV, il quale, secondo Romualdo Salernitano e Guglielmo di Tiro, fu il principale promotore di quella ribellione. Presero essi apertamente le

  1. La morte di Ruggiero primo nostro Re, avvenne senza dubbio nel 26 o 28 Febbrajo 1154, data che non solamente è confermata dalla citata Cronaca dell’Anonimo Cassinese, ma da molti documenti dell’Archivio di Stato di Napoli, che nel mese di Aprile, Maggio e Giugno son segnati soltanto con gli anni di Guglielmo I. Gli scrittori che segnano l’anno 1149 sono di epoca assai posteriore, mentre esistono moltissime carte ed anche diplomi che segnano il nome di Ruggiero o sono dati da Ruggiero negli anni 1150, 1151, 1153. Una larga discussione sul proposito si può leggere negli Annali del P. di Meo, tom. X, pag. 195 e seg. ove il dotto storico ne parla con erudizione e diligenza. Dello tesso parere è l’illustre B. Capasso, al quale ci siamo rivolti.