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mente aggiungendoci il nome del Signor Principe ed il motto diverso dalla moneta d’Olanda; che di questa ne sia inferiore la bontà di quelle s’averanno a battere in detta Zecca (Vedi Tav. IV, num. 4).

Attorno al Leone — Vicit Leo de tribu Iuda spes mea.

Attorno alla figura del Principe — Jo. Andreas Doria Landi Princ. an. 1670.

Che si specifici la bontà o in latino od in turco.



DOCUMENTO XVIII.


Lettera di Giorgio Della Cella, Commissario di Torriglia sulle Zecche di quella giurisdizione.


Signore,

La Contadoria di V. E. con lettera del 4 corrente mi ha comandato d’ordine dell’E. V. di dover riferirle tutto ciò, che negli atti di questa Curia vi sia in materia delle Zecche, che altra volta erano in questa giurisdizione.

Ho in esecuzione dei benignissimi ordini dell’E. V. fatta perquisizione nelle filze sì civili, che criminali del 1666 in 1673 tempo in cui furono qui dette Zecche, e sebben non mi sono fidato dell’indice, ma ho ripassate dette filze ed atto per atto, non ho ritrovato altro, che due inventarii concernenti dette Zecche, uno cioè di quella di Lacchio, ed altro di questo Castello.

Quello della Zecca di Lacchio, che si ritrova nella filza criminale del 1669 in 1671 n. 11, fu fatto li 11 ottobre 1669 d’ordine di V. E., per quanto si asserisce nel titolo di detto inventario, e contiene alcuni mobili ed utensili per le Zecche, li più principali consistono in due torchi di bronzo, rami, mantici ed altri attrezzi per le Zecche, ed altri.