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zecca con gl’impronti del Prencipe e M.ro quello di essi che detto Hugues stimerà più a proposito al negozio; vogliamo perciò che voi siate tenuto a far prontamente e senza contradizione alcuna ogni volta che ne sarete per conto nostro richiesti, coniar di detti ottavetti, eziandio che anticipatamente si trovassero in essa zecca argenti di chicche sia persona, niuna esclusa, perchè per esser negozio, che noi facciamo fare, a noi appartenente, intendiamo esser ad ognuno nella battuta de’ nostri argenti preferti, e così doverà da voi eseguirsi con la dovuta pontualità. Dal quale Hugues con prontezza vi saranno pagate le manifatture a ragguaglio che ve le paga il Sig. Eugenio Durazzo, che sappiamo essere otto e mezzo per cento; altresì vi provvederà il medemo Hugues del rame o sia veglione necessario per la liga di dette monete. Intendiamo che detti ottavetti siano di otto di fino. Dio vi guardi. Genova 7 Gennaro 1666.
DOCUMENTO X.
Permissione ad Onorato Blauet Fermiero della Zecca di Loano di fabbricare ottavetti di otto in sette. — 1666 a' 17 di Dicembre.
Potrà Honorato Blauet nella nostra Zecca di Loano fabbricar la moneta, chiamata comunemente ottavetti di perfettione d’otto in sette e non altrimente con l’impronto da una parte d’un Busto di Donna abbigliata, attorno il quale sarà questa inscrittione: Gratior in pulchro Virtus. Dall’altra parte potrà porre tre Gigli in questa positura (.·.) sopra de’ quali sarà una corona Ducale o Principale co’ suoi ornamenti, purchè non siano gigli. Attorno a detto impronto, e corona sarà il motto, Sanctae sit Triadi Laus. Concedendoli, come a nostro Zecchiere tanto, e non più in virtù di questa nostra poliza, che sarà sottoscritta di nostra mano hoggi giorno, et anno soprascritto. Aggiungendo, che questa concessione duri a nostro beneplacito, e possa in luogo del Busto di Donna porre quello di un Maschio pur abbigliato, col medesimo motto.