Pagina:Monete medaglie e sigilli dei principi Doria.pdf/52

38

JOANES. AND. PRIN. DORIA. LANDI, ed al rovescio uno scudo coronato, che offre l’aquila imperiale col motto DIO. LAUDATO, e di sotto l’arma Landi coll’anno 16-65 diviso ai lati. Lo scudo è appoggiato alla croce di S. Andrea, ed intorno vi sta scritto DOMINUS. VIRTUS. MEA. ET. SALUS. MEA. Pesa grammi 4, 50 e sembra un Pezzo da un reale, moneta molto in uso a quel tempo, e proibita ben mille volte, perchè scarsa spesso di peso, e di lega inferiore al debito, come quella che si coniava per sola speculazione mercantile. La seconda (vedi tavola III, n. 4) è la metà della precedente. Ha nel diritto il ritratto del Principe coll’iscrizione. IO. AND. PRI. DORI. LAN. Nel rovescio lo scudo è uguale al precedente, ma varia l’iscrizione • SPES. MEA. IN. DEO. L’anno manca per metà, essendo la moneta bucata. Essa fa parte della ricca collezione del Sig. Conte di Montenuovo. La terza, pure in argento (vedi tavola III. num. 5), rappresenta un Luigino dei tanti battuti in Loano. Ha dal diritto l’immagine del Principe ancor fanciullo coll’epigrafe IO. AND. PR. DORIA. L. Nel capo precedente è indicato perchè avanti IO: siavi una cifra inesplicabile; essa serviva ad imitare meglio la moneta del Principe d’Orange. Nel rovescio evvi lo scudo con tre gigli, coronato nella solita guisa, e l’anno 16-65 così diviso ai due lati. L’iscrizione DEUS. PROTECTOR. MEUS. sta in giro. Tal monetina pesa grammi 2, 20, e la possiede il Sig. Luigi Franchini.