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Ottone. Egli obbligavasi a pagare in fitto pezzi annui duemila da otto reali, e gli si prescriveva una forma speciale per coniare Lioni d’argento a somiglianza di quelli del Belgio. Io la riporto nella tavola IV, ed il contratto tra i documenti.


ZECCA DI GARBAGNA


Non sappiamo se in Garbagna, grossa terra a quattr’ore e mezzo sud-est da Tortona, si battessero monete; certo è che un Domenico Cartasegno otteneva il 14 marzo 1669 licenza di stabilire colà una Zecca, mercè il fitto di pezzi mille settecento cinquanta da otto reali.


ZECCA DI GRONDONA


I Doria sostener doveano grave e lunga lite con Giovanni Giacomo Ginocchio, cui avevano permesso la costruzione di una Zecca nel borgo di Grondona sulla destra del torrente Spointi presso le foci del Rio Dorzogna, a tre ore da Serravalle. Il contratto, stipulato il 3 gennaio 1669, obbligava il Ginocchio a pagare pezzi duemila duecento cinquanta da otto reali; ma, sopraggiunte la proibizione degli Ottavetti o Luigini, e le pene gravissime lanciate da tutti gli Stati contro coloro, che ne battevano, egli chiedeva rifacimento dei danni. Il 10 settembre 1680 terminavasi alla fine ogni contro-