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Il primo, ed in ispezial modo il secondo di tali coni erano adoperati per contraffare la forma dei Luigini di Francia, e quelli principalmente che portavano l’impronta di Madamigella di Montpensier.

Tanta finzione eccitava gli scrupoli nella delicata coscienza della Principessa D. Violante, che ricorreva perciò ai teologi, onde aver consiglio e riposo. Il 15 settembre 1665 ella scriveva a tal fine al Padre Pier Domenico Pier Dominici della Congregazione di S. Filippo Neri. La forma della lettera, e le risposte del Padre sembranmi sì degne d’osservazione, che qui le riporto. Esse rivelano la strana contraddizione, ch’esisteva nel sentimento religioso di quel tempo, e con quanta grettezza e materialismo, anche i sacri ministri, misurassero i doveri, che ogni uomo ha verso gli altri.

Lettera della Signora Principessa D. Violante al Padre Pier Domenico Pier Dominici dell’Oratorio di S. Filippo (Estratta dall’Archivio del Signor Principe Doria)1.


Molto Rev.do P.re

»L’incontrar sempre in V. R. ogni prontezza a farmi gratia, mi dà confidenza ad essere anche adesso ad

  1. In questo ed in tutti gli altri documenti, che contiene il volume, seguo l’ortografia e la punteggiatura degli originali, ond’essi presentino coi concetti anche la forma natìa.