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Zecca, e prometteva di battere monete migliori di quelle, che allor si spendevano; ma la supplica non era esaudita, e da quell’epoca la Zecca di Loano restava chiusa per sempre.


ZECCA DI TORRIGLIA


Torriglia, Marchesato nei Monti Liguri, come dicemmo dava il titolo al primogenito dei Principi D’Oria. Francesco Moretti formava colà una Zecca nel 1665 a proprie spese, col permesso della Principessa D. Violante, che, per mille cinquecento pezzi da otto reali annui, gli concedeva per tre anni facoltà di battere ogni foggia di monete, compresi gli Ottavetti, o Luigini per il levante (V. docum. XII). Unita al permesso è l’indicazione del conio da usare, colle seguenti parole che copio: « Una sorte coll’impronto, e nome del Signor Principe da una parte, e l’arma Doria e Landi, ossia aquila imperiale con l’arma Landi, o pure con l’impresa dei due fiori ed un’aquila dall’altra. Attorno alla quale impresa dei fiori ed aquila siano queste parole: Dominus virtus mea et salus mea. Avvertendo, che il G, che va per prima lettera del nome del Signor Principe, sia fatto in modo di gifra, e discosto dall’I. L’altra con l’impronto della Signora Principessa, e nome espresso con questi caratteri DON. VI: LO. PRINCI. S. VED. DO. da una parte, e la medesima impresa dei due fiori, ed aquila, e figura soprascritta ».