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138 Mitologia comparata.

una volta, ne’ tempi antichi, un fanciullo di nome Stomachino Rosso. Un giorno avendo egli sete si accostò all’acqua d’una fonte per bere. Accorse allora prontamente la madre e gli disse: «Non bere di quest’acqua, di cui tu non conosci il padrone.» Egli disse: «Io vo’ bere.» La madre rispose: «Sarai ucciso dal padrone dell’acqua.» «Non fa nulla se muoio solo,» egli rispose. Allora sua madre disse:» Io andrò via quando beverai di quest’acqua.» E la madre se ne andò. Stomachino Rosso allora bevette. «Perchè hai tu bevuta la mia acqua? Non ti ha detto tua madre che non dovevi bere di quest’acqua?» Disse il padrone dell’acqua: «Io t’ammazzerò, perchè tua madre ti ha detto di non bere di quest’acqua,» disse il proprietario dell’acqua. Dopo di ciò. Stomachino Rosso chiuse gli occhi e fu divorato da quella bestia. Ma Stomachino Rosso pesa troppo; la bestia ne riceve un forte mal di stomaco e muore; quando è morta. Stomachino Rosso col suo coltellino la taglia e ne vien fuori.» Io ho qualche sospetto che in questa pretesa novellina cafra ci sia entrato qualche cosa d’inglese. Quel chiuder gli occhi di Stomachino per lasciarsi mangiare mi sa di umorismo anglo-sassone. Checchè ne sia, ora la novellina corre tra i Cafri, ed il suo nuovo travestimento è per noi un oggetto di curiosità. Lo stesso signor Theal ci comunica un frammento della storiella cafra del dragone dalle cinque teste; questo frammento non avrebbe per noi alcuna importanza, se non ci rappresentasse un costume nuziale cafro. La fanciulla stessa va ad offrirsi qual moglie al drago