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30 xvi - temistocle


il suo merto ostentar ciascun procura,

la virtú, che piú splende, è men sicura.
Neocle. Ah! qual...
Temistocle.   Parti: il re vien.
Neocle.   ...qual ne’ tuoi detti
magia s’asconde! Io mi credea felice;
mille rischi or pavento: in un istante
par che tutto per me cangi sembiante.
          Tal per altrui diletto
     le ingannatrici scene
     soglion talor d’aspetto
     sollecite cambiar.
          Un carcere il piú fosco
     reggia cosí diviene;
     cosí verdeggia un bosco
     dove ondeggiava il mar. (parte)

SCENA II

Serse e Temistocle.

Serse. Temistocle.

Temistocle.   Gran re.
Serse.   Di molto ancora
debitor ti son io. Mercé promisi
a chi fra noi Temistocle traesse.
L’ottenni: or le promesse
vengo a compir.
Temistocle.   Né tanti doni e tanti
bastano ancor?
Serse.   No; di sí grande acquisto,
onde superbo io sono,
parmi scarsa mercé qualunque dono.
Temistocle. E vuoi...
Serse.   Vuo’ della sorte