Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. IV, 1914 – BEIC 1885923.djvu/228

222 xix - antigono


          Guerrier, che i colpi affretta,

     trascura il suo riparo,
     e spesso al nudo acciaro
     offre scoperto il sen.
          Guerrier, che l’arte intende,
     dell’ira, che l’accende,
     raro i consigli accetta,
     o li sospende almen. (parte)

SCENA IV

Alessandro e poi Demetrio nel primo suo abito.

Alessandro. Vedersi una vittoria (va a sedere)

sveller di man, dell’adorato oggetto
i rifiuti ascoltar, d’un prigioniero
soffrir gl’insulti, e non potere all’ira
scioglier il fren, questa è un’angustia...
Demetrio. (affannato e torbido)  Ah! dove...
il re... dov’è?
Alessandro.   Che vuoi?
Demetrio.   Voglio... Son io...
Rendimi il padre mio...
Alessandro.   (Numi, che volto!
che sguardi! che parlar!) Demetrio! e ardisci...
Demetrio. Tutto ardisce, Alessandro,
chi trema per un padre... Ah! la dimora
saría fatal: sollecito mi porgi
l’impressa tua gemma real.
Alessandro.   Ma questa
è preghiera o minaccia?
Demetrio.   È ciò che al padre
esser util potrá.
Alessandro.   Parti. Io perdono
a un cieco affetto il temerario eccesso.