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atto primo | 193 |
SCENA V
Berenice sola.
che sará di Demetrio? Esule, afflitto,
chi sa dove lo guida... Aimè! non posso
dunque pensar che a lui? Dunque fra’ labbri
sempre quel nome ho da trovarmi? Oh Dio!
che affetto è mai, se non è amore il mio?
Io non so se amor tu sei,
che penar cosí mi fai;
ma, se amor tu fossi mai,
ah! nasconditi nel sen.
Se di nascermi nel petto
impedirti io non potei,
a morirvi ignoto affetto
obbligarti io voglio almen.
(parte, accompagnata dalle guardie)
SCENA VI
Gran porto di Tessalonica con numerose navi, da alcune delle quali al suono di bellicosa sinfonia sbarcano i guerrieri d’Epiro e si dispongono intorno. Ne scende dopo di essi Alessandro, seguito da nobil corteggio.
Alessandro dalle navi, Clearco da un lato della scena.
cede, o mio re. Solo il tuo nome ha vinto:
Tessalonica è tua. Mentre venisti
tu soggiogando il mar, trascorsi invano
con le terrestri schiere
io le campagne intorno. Alcun non osa