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atto terzo 253


Achille. Lasciami! (ad Ulisse)

Ulisse.   Dove corri?
Achille. A Deidamia in aiuto.
Ulisse.   Ah! dunque...
Achille.   E speri
ch’io l’abbandoni in questo stato?
Ulisse.   È questa
di valore una prova.
Achille. (sdegnoso)  Eh! tu pretendi
prove di crudeltá, non di valore.
Scòstati, Ulisse!
  (si fa strada con impeto e corre a Deidamia)
Arcade.   (Ha trionfato Amore.)
Achille. Principessa! ben mio! sentimi! Oh numi!
l’infelice non ode. Apri le luci,
guardami; Achille è teco.
Ulisse.   Arcade, il tempo
di sperar piú vittoria ora non parmi.
Cediamo il campo: adopreremo altr’armi.
  (parte con Arcade, non veduto da Achille)

SCENA IV

Achille, Deidamia, poi Nearco.

Deidamia. Aimè!

Achille.   Lode agli dèi,
comincia a respirar. No, mia speranza,
Achille non partí.
Deidamia.   Sei tu? m’inganno?
Che vuoi?
Achille.   Pace, cor mio.
Deidamia.   Potesti, ingrato,
negarmi un giorno solo! Ed or...
Achille.   Non fui