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ATTO TERZO
SCENA I
Cortile interno del carcere in cui è custodito Timante.
Timante e Adrasto.
Timante. Taci! E speri ch’io voglia,
quando muore Dircea, serbarmi in vita,
stringendo un’altra sposa? E con qual fronte
sí vil consiglio osi propor?
Adrasto. L’istessa
tua Dircea lo propone. Ella ti parla
cosí per bocca mia. Dice che è questo
l’ultimo don che ti domanda.
Timante. Appunto
perch’ella il vuol, non deggio farlo.
Adrasto. E pure...
Timante. Basta cosí!
Adrasto. Pensa, signor...
Timante. Non voglio,
Adrasto, altri consigli.
Adrasto. Io per salvarti
pietoso m’affatico...
Timante. Chi di viver mi parla, è mio nemico.
Adrasto. Non odi consiglio?
soccorso non vuoi?
è giusto se poi
non trovi pietá.