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114 | xii - demofoonte |
Dircea. Congiunti almen nelle sventure estreme...
Demofoonte. Sarete, anime ree, sarete insieme.
Perfidi! giá che in vita
v’accompagnò la sorte,
perfidi! no, la morte
non vi scompagnerá.
Unito fu l’errore;
sará la pena unita:
il giusto mio rigore
non vi distinguerá. (parte)
SCENA XI
Dircea e Timante.
Timante. Consorte!
Dircea. E tu per me ti perdi?
Timante. E tu mori per me?
Dircea. Chi avrá piú cura
del nostro Olinto?
Timante. Ah, qual momento!
Dircea. Ah! quale..
Ma che! Vogliamo, o prence,
cosí vilmente indebolirci? Eh! sia
di noi degno il dolor. Un colpo solo
questo nodo crudel divida e franga.
Separiamo da forti, e non si pianga.
Timante. Sí, generosa! approvo
l’intrepido pensier. Piú non si sparga
un sospiro fra noi.
Dircea. Disposta io sono.
Timante. Risoluto son io.
Dircea. Coraggio!
Timante. Addio, Dircea!