Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. II, 1913 – BEIC 1884499.pdf/283


atto secondo 277


SCENA X

Olinto.

Di Barsene i disprezzi,

l’ire di Cleonice,
la fortuna d’Alceste ed i severi
rimproveri paterni avrian d’ogni altro
sgomentato l’ardir: ma non per questo
Olinto si sgomenta. Ai grandi acquisti
gran coraggio bisogna, e non conviene
temer periglio o ricusar fatica:
ché la fortuna è degli audaci amica.
          Non fidi al mar che freme
     la temeraria prora
     chi si scolora — e teme
     sol quando vede il mar.
          Non si cimenti in campo
     chi trema al suono, al lampo,
     d’una guerriera tromba,
     d’un bellicoso acciar. (parte)

SCENA XI

Camera con sedie.

Cleonice e poi Mitrane.

Cleonice. Eccoti, Cleonice, al duro passo

di rivedere Alceste,
ma per l’ultima volta. Avrai coraggio
d’annunziargli tu stessa
la sentenza crudel che t’abbandoni,