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atto primo 251


SCENA VI

Mitrane.

Non poteva un Alceste

nascer fra le capanne. Il suo sembiante,
ogni moto, ogni accento
palesava abbastanza il cor gentile
negli atti ancor del portamento umíle.
          Alma grande e nata al regno
     fra le selve ancor tramanda
     qualche raggio, qualche segno
     dell’oppressa maestá:
          come il fuoco — in chiuso loco
     tutto mai non cela il lume;
     come stretto — in picciol letto
     nobil fiume — andar non sa. (parte)

SCENA VII

Luogo magnifico, con trono da un lato, e sedili in faccia al suddetto trono per li grandi del regno. Vista in prospetto del gran porto di Seleucia con molo. Navi illuminate per solennizzare l’elezione del nuovo re.

Cleonice, preceduta dai grandi del regno,
seguita da Fenicio e da Olinto; guardie e popolo.

Coro.   Ogni nume ed ogni diva

  sia presente al gran momento,
  che palesa il nostro re.
Primo coro.   Scenda Marte, Amor discenda
  senza spada e senza benda;
Secondo coro.   coll’ulivo e colla face
  Imeneo venga e la Pace.