Pagina:Metastasio, Pietro – Opere, Vol. II, 1913 – BEIC 1884499.pdf/247

ATTO PRIMO

SCENA I

Gabinetto illuminato, con sedie e tavolino da un lato con sopra scettro e corona.

Cleonice, che siede appoggiata al tavolino, ed Olinto.

Cleonice. Basta, Olinto, non piú. Fra pochi istanti

al destinato loco
il popolo inquieto
comparir mi vedrá. Chiede ch’io scelga
lo sposo, il re? Si sceglierá lo sposo;
il re si sceglierá. Solo un momento
chiedo a pensar. Che intolleranza è questa
importuna, indiscreta? I miei vassalli
sí poco han di rispetto? A farmi serva
m’innalzaste sul trono, o v’arrossite
di soggiacere a un femminile impero?
Pur l’esempio primiero
Cleonice non è. Senza rossore
a Talestri, a Tomiri
serví lo Scita, ed in diverso lido
Babilonia a Semira, Africa a Dido.
Olinto. Perdonami, o regina:
di noi ti lagni a torto. I pregi tuoi
non conosce la Siria? Estinto appena
il tuo gran genitor, t’innalza al trono;
al tuo genio confida
la scelta del suo re; tempo concede