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378 | v - alessandro nell'indie |
Ma, se quest’alma avvezza
non è a sí dolce ardore,
colpa di tua bellezza,
colpa non è d’amore,
e colpa mia non è. (parte)
[segue la scena XVI perfettamente conforme alla XV della redazione definitiva.]
ATTO SECONDO
SCENA III
Poro. (Poro, ove corri? E tanto
debole adunque hai da mostrarti a lei?) (fra sé)
Erissena. Germano, anch’io vorrei,
purché a te non dispiaccia, esser nel campo,
d’Alessandro all’arrivo.
Poro. Anzi tu déi
nella reggia restar. Parti.
Erissena. E non posso
di sí gran pompa essere a parte? Ogni altro
presente vi sará. Solo Erissena
dell’incontro festivo
non ottiene il piacer.
Poro. Ma questo incontro
sará di quel che credi,
men piacevole assai. Lasciami solo.
A una real donzella
. . . . . . . . . . . . . .
Erissena. Misera servitú del nostro sesso!
Non sarei sí sventurata,
se, nascendo infra le schiere
delle amazzoni guerriere,
apprendevo a guerreggiar.