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VARIANTI DELLA PRIMA REDAZIONE

rifiutata dall’autore


ATTO PRIMO

SCENA I

Poro. Fermatevi, o codardi! Ah! con la fuga
.    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    
i piú forti avvilisce, io la ravviso.
Le calpestate insegne,
le lacere bandiere,
l’armi disperse, il sangue, e tanti e tanti
avanzi dell’insana
licenza militar tolgono il velo
a tutto il mio destino. È dunque in cielo
.    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    
il trionfo a costui. Giá visse assai
chi libero morí. (in atto di uccidersi)
Gandarte.  Mio re, che fai? (l’impedisce)
Poro. Involo, amico, un infelice oggetto
all’ira degli dèi.
Gandarte.  Chi sa! Vi resta
qualche nume per noi. Mai non si perde
l’arbitrio di morir; né forse a caso
fra l’ire sue ti rispettò Fortuna.
Vivi alla tua vendetta;
a Cleofide vivi.
Poro.  Oh Dio! Quel nome,
fra l’ardor dello sdegno,