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342 | v - alessandro nell'indie |
e fa co’ suoi nitriti
le valli risonar.
Ed ogni suon che ascolta
crede che sia la voce
del cavalier feroce,
che l’anima a pugnar. (parte)
SCENA XI
Appartamenti nella reggia di Cleofide.
Cleofide e Gandarte.
Cleofide. È ver, tentò svenarmi,
ma per soverchio amor. Ma giá che il cielo
dall’onde ti salvò, fuggi Gandarte,
fuggi da questa reggia. Ah! se Alessandro
aggrava anche il tuo piè de’ lacci suoi,
nessun rimane in libertá per noi.
Ei vien: parti.
Gandarte. Non sia
mai ver ch’io t’abbandoni.
Cleofide. Ah! dal suo ciglio
célati per pietá.
Gandarte. Numi, consiglio! (si nasconde)
SCENA XII
Alessandro e detti.
Alessandro. Per salvarti, o regina,
tentai frenar, ma invano,
d’un campo vincitor l’impeto insano.
Non intende, non ode,
non conosce ragion. La rea ti crede,