Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/474

438 della chiesa cattedrale di benevento

di foglie sorreggono una specie di frontespizio triangolare. Nel quadro dell’Ascensione (fig. 16) in alto vedesi Cristo seduto sull’Arcobaleno e circondato da un’aureola ovale che è sorretta da quattro angioli. Cristo con la destra benedice alla maniera greca, e con la sinistra trattiene sul ginocchio il libro della sua dottrina. Egli ha i piedi nudi e il nimbo crociato quali attributi della sua Divinità. Sotto di Lui vedesi Maria in mezzo a quattro apostoli.

Schulz1 dice che queste porte non sieno per nulla da paragonare per bellezza degli ornamenti e per finezza di esecuzione alle porte di Trani e di Ravello; ma io credo che non sia possibile il paragone per la diversità degli stili. Quelle di Ravello presentano pochissimo rilievo ed una semplicità di figure, laddove nelle nostre il rilievo è assai pronunziato e tutti i quadri della vita e morte di Cristo presentano un’azione molto drammatica. Checchè si voglia dire, esse hanno una grande importanza. Alcuni, come il Salazaro2, il Barbier de Montault3 e il Lenormant4 ritengono che esse sieno opera di Oderisio Beneventano, che fu l’autore delle porte del Duomo di Troia e di quelle della basilica di S. Bartolomeo in Benevento. Egli costruì la grande di Troia nel 1119, la piccola nel 1127; e dei due battenti della porta di S. Bartolomeo in Benevento costruì l’uno nel 1150 e l’altro nel 1151, secondo rilevasi dalla seguente iscrizione che leggevasi sulle porte stesse5:

Girnundus de Palata cum uxore et filiis Opus Oderisii

De donis populi cura studioque Pagani

Has sacra praecipuas haec iubet aula fores Anno Dominicae Incarnationis MCL

Haec porta erecta est Apostolo Bartholomeo de fidelium oblationibus Mense Augusto.

  1. Op. cit.
  2. Op. cit. pag. 69.
  3. Op. cit. pag. 26.
  4. Gazette des Beaux arts 2eme periode, Tav. XXII, pag. 209, 210.
  5. Dal Vol. I. degli atti della S. Visita di Orsini, pag. 30, ove si parla della visita della basilica di S. Bartolomeo avvenuta il 6 Dicembre 1687, cioè l’anno innanzi del celebre tremuoto.