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CAPO VI.
DEI LONGOBARDI IN BENEVENTO
E DEL CHIOSTRO E DELLA CHIESA DI S. SOFIA



1. dei longobardi1 in benevento


Ai principii d’aprile dell’anno 568 i Longobardi, guidati dal re Alboino, si mossero per discendere in Italia, al cui confine, verso il Veneto, apparvero nel maggio. Sotto dello stesso re fondarono i ducati di Spoleto e di Benevento, e quest’ultimo probabilmente nell’anno 5712. Il principio della loro dominazione, nei dieci anni dopo la morte di Alboino, nel qual periodo non si elessero altro re, ma ciascun Duca si serbò indipendente, fu dolorosamente accompagnato da atti di crudeltà e di rapine, segnatamente contro i sacerdoti e le nostre Chiese, per confessione dello stesso P. Diacono, loro connazionale3. S. Gregorio Magno4,

  1. Queste genti, secondo riferisce Paolo Diacono (De Gestis Longobardorum) abitarono da prima la Scandinavia, donde passarono ad occupare alcuni luoghi della Germania. Quivi combatterono valorosamente contro i Romani, secondo ne fa fede Tacito (annali lib. II. cap. 45, e lib. XI, cap. 17; opuscolo sulla Germania, cap. 40). Secondo lo stesso P. Diacono (Capo IX.) furono denominati Longobardi dalla lunghezza della barba, non mai rasa (eran chiamati prima Vinnili), nella loro lingua significando lang lunga, e baert la barba. La quale opinione è derisa da alcuni moderni (Muratori, Dissertazione sopra le Antichità Italiane, tomo I. pag. 235, Napoli Gius. Raimondi, MDCCLII). Altri derivò tal nome dalla lunga alabarda di cui andavano armati (De Vita, Thesaurus alter antiquitatum Beneventanarum Medii aevi, pag. 2).
  2. Hirsch Ferd. Il Ducato di Benevento sino alla caduta del Regno Longobardo, trad. di M. Schipa, L. Roux e C. 1890, pag. 11.
  3. Op. cit. lib. II. cap. XXXII.
  4. Lib. III; cap. XXXVIII dei Dialoghi.