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DI LIONARDO DA VINCI. 53

muni aveano gli studj di matematica di meccanica e d’architettura, insieme viveano, e l’uno l’altro ne’ rispettivi lavori ajutava. Di Lionardo frate Luca valeasi per disegnare le figure geometriche niun altro essendovi capace di ciò fare al par di lui con esattezza. Ecco ciò che ne scrive al capo vi del suo Trattato d’architettura. »Come a pien in le dispositioni de’ tutti i corpi regulari vedete quali sono stati fatti dal degnissimo Pittore, Prospettivo, Architetto, Musico, e de tutte virtù doctato Leonardo da Vinci fiorentino nella città de Milano quando alli stipendii dello excellentissimo duca di quello Lodovico Maria Sforza Anglo ci retrovavamo nelli anni de nostra salute 1496 ec.»1. Così al capo x scrive: »E le figure harete sopra in questo insieme con tutti li altri per mano del prelibato nostro compatriota Leonardo da Vinci fiorentino, alli cui disegni e figure mai con verità fu homo che li potesse opponere.»

Le figure quì mentovate fatte furono in origine, cioè in quest’anno 1496, dal Vinci in numero di 60, ben disegnate e colorite or d’una or d’altra tinta pel tratto De divina proportione, dello stesso frate Luca Paciolo, dedicato allora manoscritto al duca Lodovico; e quindi pubbli-


  1. Id. De Architectura. Cap. VI. in fine.