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34 MEMORIE STORICHE

bia posto fine»; e l’opera sia altronde in se stessa sì pregevole che il conte Algarotti non esitò a dire che in una scuola di disegno altro libro elementare di pittura fuor di questo trattato non v’avrebbe voluto1. Il ch. Venturi, il quale dai codici vinciani, che or sono in Parigi, ha estratto ciò che più onora l’ingegno e ’l sapere di Lionardo, pubblicandone il già mentovato Saggio, ci fa vedere che »la Pittura non fu che una parte delle occupazioni di quest’uomo straordinario. I suoi manoscritti, dic’egli, contengono delle specolazioni sui rami della scienza naturale che più rapportansi alla Geometria: vi sono delle viste nuove, delle note fatte per le circostanze del momento; e vedesi che l’autore aveva il progetto di trattare estesamente quegli argomenti... È vero che trovansi talora ne’ suoi manoscritti delle specolazioni inutili, e delle false deduzioni, che forse avrebbe omesse, ove avesse ridotte le sue idee a trattati; pur v’è molt’oro fra mezzo a quella arena». Colla scorta di questo Scrittore di tutte quelle cose daremo un’idea più sotto.

IX. Ciò premesso, possiamo ora con qualche miglior ordine cronologico di Lionardo stabilitosi in Milano e delle cose sue


  1. Saggio sopra la pittura.