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160 MEMORIE STORICHE


Ivi pur trovasi nella collezione de’ quadri dell’ex-ministro della nostra repubblica Ceretti un ritratto che credesi del Cancellier Morone, e vien riputato di Lionardo. Appartenne alla estense galleria di Modena. Colà pur erano due altre tavole di S. Catterina l’una, e l’altra di giovane armato, riputate del Vinci.

Mostrasi in Bologna la figura d’un Bambino di Lionardo nella stanza chiamata del Confaloniere.

A Firenze vedesi nella r. galleria la Medusa di Lionardo dipinta ne’ suoi primi anni, il ritratto suo proprio, e quel di Raffaele da lui fatti; l’Epifania, tavola non finita. V’è nel palazzo Pitti una Maddalena. In casa Nicolini un ritratto: forse la testa che un cognato di Lionardo mandò nel 1536 in dono al card. Salviati, come rilevo da una memoria dell’archivio de’ Vinci, che trovo fra le note dell’Oltrocchi.

Molte tavole di Lionardo contansi in Roma. Una delle più belle è certamente quella del palazzo Borghesi, ove alle figure della B. Vergine e del Bambino è aggiunta una caraffa di fiori ammirabile per la verità; e credesi perciò la stessa tavola, di cui parla Vasari, posseduta già da Clemente VII. Nel palazzo Aldobrandini v’era la disputa di G. C. co’ dottori; che però da valente pittore vien riputata del Luino sul disegno vinciano, come altre molte. Nel palazzo Barberini, un’Erodiade e un quadro con