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DI LIONARDO DA VINCI. 97

nomini, pur ne descrive le pitture, gli archi di trionfo e i fregi tutti, che le strade e i pubblici edifizj adornavano, in modo da far vedere che dal nostro valente pittore architetto e meccanico furono eseguite. Adopera fra le altre la frase di pitture mollissime, cioè mostranti morbidezza, che spiega poi come quasi viventi: frase da lui altrove applicata alle sole pitture di Lionardo1. Essendo stato fatto tutto l’apparato della pompa in soli 46 giorni, ben possiamo argomentare che tutti gli scolari suoi egli seco a quel lavoro impiegasse, e molti n’avesse.

Probabilmente in quest’anno egli fece il ritratto del mentovato Giangiacomo Triulzi del quale trovo fatta menzione dal Lomazzo2, e che dicesi ora nella elettorale galleria di Dresda.

In questo stesso anno due singolari beneficenze ebbe il Vinci dal re: una cioè di dodici once d’acqua da estraersi dal naviglio grande in vicinanza di s. Cristoforo, ove immaginata e diretta avea la bell’opera degli scaricatoi; e l’altra d’aver titolo e stipendio di pittore del re. Il titolo gliel veggiamo dato in una nota al fol. 171 del codice atlantico, ov’è uno scritto in vecchio francese colla direzione = A Monsieur


  1. Vedi la nota alla pag. 81.
  2. Tratt. della Pittura pag. 635.