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e del suo castello - libro quinto 115

varii giorni alla festosa venerazione degli Aronesi, e del moltissimo popolo che vi concorreva dai vicini e dai lontani paesi, nè andò guari, che sopra del luogo in cui prima giacevano sepolti sia loro stato fabbricato il maestoso deposito che attualmente si vede nel mezzo del coro dell’altar maggiore in luogo elevato a sculti marmi, a spese di Giovanni Antonio Canziani nel 1742. Di questa seconda traslazione venne rogato pubblico istromento, e riposta nell’urna sotto il guanciale di broccato su dì cui sono collocate le ossa de’sacri corpi la seguente iscrizione in pergamena: Priorum eleemosinis, jussu patrum Societatis Jesu Aronæ digentium, sanctorum martirum Gratiniani, et Filini, corpora ab ara maxima ipsorum ecclesiæ eruta, hic reposita sunt superiorum consensu anno salutis 1709, Clemente undecimo Pontifice Maximo. Altra iscrizione, che è la seguente, fu lasciata scolpita in marmo bianco sulla facciata della mensa dell’altar maggiore della medesima chiesa, onde segnasse ai posteri il luogo d’onde furono in quest’anno estratti li sacri corpi; ivi: Sanctorum martirum Gratiniani et Filini corpora, sub Decio Cesare passa: imperante Ottone II Divinitus e Perusia huc advecta; ade instaurata ad hanc aram pie translata, et hic coridita coram antistite Novariense (questi era Gerolamo Palavicini), sacerdotibus, populoque Aronensi kalendis junii anno salutis MCCCCLXXXIX sedente Innocentio VIII Pont. Max. Joanne Galeatio Sforza Vicecomite Duce Mediolani VI, Joanne et Vitaliano Borromeis Aronæ Comitibus, Hieronymi Calagrani Papiensis cubiculi secreti, canobii prefecti jussu, et impensa, anno 1709 a patribus Societatis Jesu hino erecta in urna superiori collocata sunt.

Divulgatosi col maggior culto la fama della seconda