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queste spese corrispondente, di ciascun viaggiatore, di ciascuna tonnellata di merci deve essere molto minore che nell’altra.
Così si dimostra, che anche nelle due linee da Bergamo a Brescia, per Treviglio l’una, per Palosco l’altra, l’economia della spesa è per la linea della Società lombardo-veneta; e che soltanto pei viaggiatori che vanno da Bergamo a Brescia, e viceversa, puossi porre a petto a questa economia della spesa una maggiore celerità di viaggio di forse una mezz’ora: per tutti gli altri e per le merci il vantaggio dell’economia della spesa rimane intiero, perchè tutte le altre condizioni di transito o sono pari, o sono a favore della linea lombardo-veneta.
CONCLUSIONE.
[XXIX. Conclusione.]
125. Per una grande strada di ferro da Venezia a Milano, recipiente comune di tutte le future strade di ferro nel Regno lombardo-veneto, la miglior direzione è occupata: è quella della Strada Ferdinandea lombardo-veneta. Se si segue, chiunque vorrà lottare con essa andrà per la peggio. Lo diciamo altamente, perchè ne siamo convinti, perchè nessuna passione ci accieca, perchè un solo sentimento ci muove: il bene pubblico e l’onesto guadagno della Società che ci ha della propria confidenza onorati.
Se ora questa confidenza ci toglie, pazienza! Le saremo sempre della passata fede riconoscenti. Si volga ad altri, ma salvi l’opera.
Si tratta di una grande Società d’azionisti, dell’utile impiego di 64 milioni.
Si tratta di una delle più grandi e delle più magnifiche strade di ferro d’Europa, della prima che sia sorta in Italia, del bene del paese nostro, della pubblica prosperità.
126. A quanto fu detto e stampato contro di noi, e contro l’opera nostra, per tre anni continui, noi non abbiamo opposto che il più scrupoloso silenzio.