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la bruna pastorella 15

ch’anch’io da voi rapisca
l’ésca che mi sostenta, e, benché siate
omicidi e predaci,
quante mi deste piaghe io vi dia baci!

LILLA


Bacia, Lidio gentile,
ch’a te nulla si nega;
baciami pur, ma non baciar in loco
dove senza risposta
inaridisca, insterilisca il bacio.
La bocca sol baciata
con bel cambio risponde;
la bocca sol de’ baci
vicendevoli e dolci è vera sede.
Ogni altra parte asciutto il bacio prende,
il riceve e nol rende.

LIDIO


Perdona, o Lilla cara,
a l’ingordo desio. Forza è che ceda
per questa volta sola
a l’ebeno il rubin, l’ostro a la pece.
In quella bocca bella
l’anima tua soggiorna;
ma dentro que’ begli occhi
l’anima mia s’annida, ond’io, che sono
cadavere senz’alma,
per gustar nova vita
voglio quindi ritorla;
né giá mai far saprei
de la rapina mia, de la ferita
vendetta piú gradita.
E, bench’agli occhi il ribaciar sia tolto,