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lxxiii. Al medesimo — Si scusa della precedente lettera LXXItr. Al signor Francesco Balducci, a Montelibretti — Gli annunzia che lascerá Roma per ritirarsi a Matera lxxv. Al signor Silvio Maggi, a Napoli — Non è in collera con lui, per quanto ne abbia il diritto . .

lxxvi. Al signor N., in Roma — Lo prega di restituirgli due scritture originali, le quali trattavano della

stampa dei libri

LXXVIL Al signor Rodrigo *** — Risposta prima — Esorta l’amico a non pubblicare alcune rime, e discorre

del marinismo

lxxvi li . Al medesimo — Risposta seconda — Intorno allo

stesso argomento

lnxix. Al signor cavaliere fra Muzio Passalacqua — Si congratula con lui per avergli il viceré di Napoli

conferito il governo di Cosenza

lxxx. Al signor don Tiberio Carrafa principe di Bisignano, a Napoli — Lo prega di fargli ottenere giustizia

contro d’un suo debitore

lxxxi. Alla signora baronessa di Montescaglioso — D’una

finta ossessa, da lui smascherata

i . xxxii. Al signor cardinale Ippolito Aldobrandini, a Roma — Si duole d’un arciprete che, invidioso per un beneficio di giuspatronato conferito a un figliuolo di lui, Stigliani, pretende le decime in misura

eccessiva

lxxxiii. A monsignore don Simon Carrafa, arcivescovo di Matera, a Roma — Congratulazioni per la sua

nomina ad arcivescovo

i.xxx iv. Al medesimo, a Napoli — Da antico servitore di casa Carrafa, prega monsignore, ora diventato arcivescovo di Matera, a volerlo onorare dei suoi comandi

lxxx v. Al signor baron Niccolò Grilli, a Montescaglioso — Scherza intorno a due ceste di frutta avute in dono dall’amico e giunte dimezzate .... l x x xvi. Al signor Carlo della Monaca, a Gallipoli — Intorno alla proprietá del gallo di fare arrochire le sam pogne

lxxx Vii. Al signor Ascanio Grandi, a Lecce — Leggerá i libri di lui con l’aviditá con cui lesse quelli del

Tancredi

i.xxxviii. Al signor Bernardin Regni, a Bitonto — È pronto a vendere a monsignor di Bitonto dodici quadri

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