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6) Lett. cxiv, inserita a principio del volumetto citato a p. 181. — Non piú ripubblicata.

7) Lett. cxv, pubbl. in opuscolo dal titolo: Al re cristianissimo, il gran Luigi il vittorioso, il giusto, panegirico con sonetto (Bologna, per gli eredi Cochi, 1629). — Ripubbl. (se l’A. nella lettera cxvm non fa una rodomontata), nello stesso anno 1629, altre ventidue volte in diverse cittá d’ Italia, e poi nelle varie edizz. delle Rime e prose.

8-9) Lett. cxxvill e cxxix, pubbl. in opuscolo intitolato: Due lettere, l’una del Mascardi all’ A., l’altra dell’ A. al Mascardi sopra le presenti calamitá (in Bologna, per Fr. Catanio, 1630). — Ristamp., anche in opuscolo, con la data «in Firenze, per il Nardi, 1631», e nelle varie edizz. delle Rime e prose. Ne esiste una versione latina: C. A. ad Augustinum Mascardum epistola, responsum. Paulus Mancinus in latinum vertebat (Bononiae, apud dementerò Ferronium, 1631) (*).

10-11) Lett. cxxxvi e cxl, inserite nella prima ediz. delle Rime dell’A. (Bologna, presso Clemente Ferroni, 1632) — Ristamp. in quasi tutte le edizz. delle sole Rime e delle Rime e prose.

12) Lett. cxlvii, pubblicata in opuscolo dal titolo: Lettera al cav.fra Ottavio Picco lamini d’ Aragona espugnatore del re di Svezia (in Modena, presso Giuliano Cassiani, 1633). Ristamp. nelle Lettere memorabili del Giustiniani (ediz. di Roma, 1669: nelle altre edizz. manca), 11, 162.

Dopo la morte dell’A. venne pubblicato a Venezia, nel 1650, per i Giunti e il Baba, un volumetto dal titolo: Rime e prose di C. A., in questa nuova impressione accresciute di molti sonetti e altre composizioni non piú stampate, con aggiunta di diverse bellissime lettere di proposta e risposta del medesimo autore. È incredibile quanta fortuna avesse questo libriccino. Il Fantuzzi ne cita sei ristampe: Venezia, Baba, 1651 (2); ivi, Giacomo Bartoli, 1656; ivi, Zaccaria Conzatti, 1662 (che è la piú completa); ivi, Nicolò Pezzana, 1673; ivi, Iseppo Prosdocimo, 1677; ivi, Benedetto Milocho, 1680. Noi siamo riusciti a vederle quasi tutte; anzi ne abbiamo

(1) È noto che al curioso ragionamento fatto dall’A. nella sua risposta al Mascardi s’ispirò il Manzoni nella famosa dissertazione di don Ferrante sulla peste.

(2) In questa ediz. precede una lett. di G. B. Manzini al Baba, entusiastica per l’A. Avrebbe dovuto sapere il povero Manzini ciò che di lui scriveva l’A. nella

lett. C !