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o tutt’al piú dell’inverno 1622. — Ad assistere lo zio infermo narra il BaiaceaW che venne a Parigi Francesco Chiara, il quale, quando non vi fu piú bisogno dell’opera sua, ritornò a Napoli: dunque anche nell’autunno o inverno 1622 possono porsi le lett. clxxxiv e clxxxvi, che a tale ritorno accennano. — Poiché dal testo appare che la clxxxvii fu la prima lettera scritta dal M. allo Scarnato, è chiaro che la clxxxviii dev’essere a quella posteriore di poco. — Che la clxxxix sia del 1623, è detto dal M. stesso nel corpo della lettera. — Abbiamo assegnato ai primi mesi del 1623 le lett. cxc-vm, perché in tutte si dice l’Adone quasi finito di stampare (insieme con l’ultima, anzi, se ne spedisce in Italia un esemplare incompleto); ma noi stessi avremmo da opporre alle nostre deduzioni altre ragioni, che indurrebbero, considerando la questione da un diverso punto di vista, ad anticipare codeste lettere al 1622: prova (se altre mancassero) che la datazione congetturale di un epistolario è talvolta impresa disperata. — Assai piú sicure sono invece le date delle lett. cci-cciii, in cui il M. annunzia la sua imminente partenza per l’Italia (aprile 1623).

Verso il maggio 1623 il M. giunge a Roma, dove scrive, forse un po’ piú tardi, la lett. cciv. — Frattanto, l’S luglio, muore Gregorio XV, cui succede, il 6 agosto, Urbano Vili: donde le date delle lett. ccv-vi, appartenenti al periodo di «sedia vacante», e delle lett. ccvm e ccxi, scritte l’una poco dopo l’elezione e l’altra il giorno stesso dell’incoronazione del nuovo papa. — Che la ccix sia anteriore al 12 sett. 1623, risulta dall’attestato che a essa segue. — Per le altre lettere dell’ultimo soggiorno del M. a Roma (ccx, ccxii-xxiii) non occorrono minute spiegazioni, giacché non può cader dubbio che risalgano al 1623 o al 1624.

Né dubbia è la data delle restanti lettere, dalla ccxxiv in poi, scritte tutte da Napoli. Infatti esse (parliamo sempre di quelle prive di data) potrebbero essere o della gioventú del poeta (1593 sgg.) o del periodo maggio 1624-marzo 1625. Un esame, anche superficialissimo, del loro contenuto fa escludere recisamente la prima ipotesi : dunque non resta se non la seconda. — Avvertiamo soltanto che alia lett. ccxlvi abbiamo assegnata la data dell’8 ottobre 1624, perché con tale data per l’appunto essa vien citata dal Baiaccat*), il quale ne trascrive un brevissimo brano.

(0 Op. cit., p. 53. (2) Op. cit., p. 51.